A11 Bionic e il futuro

Apple più di qualsiasi altra azienda hi-tech riesce a scegliere il momento perfetto in cui presentare una nuova tecnologia. Quel momento in cui sia pubblico che tecnologia sono maturi a sufficienza. E' facile sbagliarsi perché a volte la tecnologia è matura ma il pubblico no (come nel caso di Google glass) altre volte la tecnologia è ancora troppo acerba per poter essere apprezzata (come nel caso della realtà aumentata)

Questa straordinaria capacità rende ogni presentazione Apple come una sorta di 'parola di oracolo', da ascoltare con attenzione per comprendere dove il futuro potrebbe probabilmente portare.

Con iPhone 7 l'oracolo disse che era il momento di staccarsi dai cavi e per dircelo ha pensato di bene di eliminarci il nostro amato jack audio. non è stata impresa facile visto e considerato che era con noi da più tempo rispetto a qualsiasi altro connettore esistente.

Nel nuovo iphone X il sistema di riconoscimento facciale è quello che spicca maggiormente come effetto scenico eppure il vero messaggio dell'oracolo non è cercarsi lì ma molto più in profondità.

La vera innovazione risiede nel chip A11 e in particolare nell'aggiunta della parola 'BIONIC'.

Il nuovo chip ha al suo interno una nuova straordinaria unità di computazione. E' un passo importante perché col passare degli anni l'informatica ha sempre aggiunto unità di computazione molto specifiche a seconda della necessità del momento: chip matematico, acceleratore grafico, acceleratore 3D, ecc...

E oggi Apple-oracolo ci dice che abbiamo la necessità di un chip Neurale dedicato. L'intelligenza artificiale sarà la nuova sfida nel futuro dell'informatica e per sottolinearne il concetto ha pensato bene di inserire un acceleratore dedicato alle reti neurali all'interno del suo cellulare.

Deep learning non più relegata al cloud ma presente in ogni dispositivo affinché ogni dispositivo sia capace di adattarsi alle esigenze dell'utilizzatore.

Ad oggi i sistemi di reti neurali vengono usate per effettuare elaborazioni di immagini, riconoscimento audio, nel caso di iphone X per il riconoscimento del volto. Ma questo nuovo passo di apple apre definitivamente la strada verso intelligenze artificiali sempre più evolute.

Il deep learning è sempre stato considerato il santo graal dell'informatica: Il definitivo punto di incontro fra uomo e macchina.

Personalmente ritengo questa fase dell'informatica come straordinariamente interessante e appassionante ma solo pochi giorni fa Elon musk, probabilmente il più grande innovatore vivente, scriveva su twitter:

-L'intelligenza artificiale è un pericolo enormemente più grande della korea de nord

 


Io non vedo l'ora di scrivere un articolo sulle reti neurali, nel frattempo vi consiglio caldamente di meditare sulle macchine pensanti guardandovi 'Artificial Intelligence' di Spielberg (nato come progetto assieme a kubrik) oppure, se siete molto romantici: 'L'uomo bicentenario' con il magnifico Robin Williams 

:) :)

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